


QUALCHE PAROLA SULLA BAND
SACROMUD: L'OVERGROUND BLUES; SOPRA L’UNDERGROUND E SOTTO IL MAINSTREAM
UN NUOVO “CROCICCHIO” MUSICALE TRA DIRITTI UMANI, MISSISSIPPI, GUBBIO E INCLUSIONE SOCIALE
“Dico che forse, per continuare il viaggio, invece che vendere l’anima al diavolo come Robert Johnson, dobbiamo accettare l’inferno, e come dice Italo Calvino, cercare e sapere riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno e farlo durare, e dargli spazio”.
Così Maurizio Pugno, leader e fondatore del collective Sacromud, commenta la fine del Docufilm realizzato tra l’Italia e il Sud del Mississippi “Gubbio to Memphis”!
L'overground dei SACROMUD sente come, nella nuova cultura popolare, ci sia ancora quel vecchio spirito vagabondo in cerca di preghiere laiche; prova quindi a suonare il rumore dei loro passi, lo scandire dei nuovi esodi, a dare voce alla sensualità delle debolezze umane e all'annerire degli alberi, con il suo blues fuori scala, in questo nuovo Carosello.
Non è quindi solo una band che pesca dentro al blues di Maurizio Pugno proseguendone in qualche modo la traiettoria tracciata con oltre 40 anni di attività in giro per il mondo, ma una vera e propria fabbrica di suggestioni spalmate sul cosa siamo oggi, in quella che è una vera e propria ballata contemporanea.
SACROMUD è una produzione che prova a farsi interprete del Sacro Fango dell'oggi e il loro Live Show ricalca questa visione essendo costruito come un'unica suite musicale dentro alla quale si muove la narrazione stessa oltre che il soul, la roots music, il blues, il funk, il rock, il pop e l' r&b frullati assieme ai suoni delle contraddizioni contemporanee.
La suite orverground è la risposta che Sacromud prova a dare quindi a coloro che si lasciano, a volte anche inconsapevolmente, sedurre dalla tradizione che alimenta il sound del sacro fango contemporaneo, quella tradizione, che appartiene a tutti, anche a chi non conosce la retorica che ne contraddistingue il profilo.
Così l'overground blues prova ed essere la somma, in continua mutazione, dei valori utili al suo popolo e quel popolo deve continuamente rinnovarsi, se non vuol deperire.
Ma è anche un passeggiare dentro a Bluesland, la terra di tutti e dove tutti hanno generato la «musica leggera» degli ultimi 150 anni: «Il blues è stato per me il sale con cui ho condito il mio percorso musicale – racconta Pugno - non solo di musicista ma direi soprattutto di appassionato. Sacromud, è quello che definisco una fionda emotiva più che un gruppo musicale; ha trasformato il mio umile percorso in una sintesi sperimentale che prova ancora a mettermi in discussione. Una ricerca a volte ostica, con la quale fare i conti ma dalla quale trarre spunti, un rompere gli oggetti per dare anima alla materia. Raffo ha tradotto tutte le contraddizioni del ruotare su se stessi attraverso, come ripeto spesso, il suo sacro fango».
L'esigenza maniacale di rappresentare le debolezze umane, ha trasformato Maurizio Pugno, classe 1966, sin dagli esordi nel lontano 1982, in un musicista che suona blues & dintorni, la musica che più si avvicina alle microstorie del quotidiano e all'interno di questo viaggio in «contromano», oggi, decide di radicare il suo vissuto all'interno del suo nuovo quotidiano, geograficamente, musicalmente ed umanamente parlando.
La «borghese tribalità» di Raffaele «Raffo» Barbi pesca a piene mani nella pozzanghera delle nostre quotidiane e contraddittorie battaglie sposando in pieno questa fisionomia sociale e politica associata ai diritti umani che Pugno sta provando a dare alla musica dei Sacromud, radicata nel blues ma specchiata nel XXI secolo!
Il cosiddetto «lirismo chitarristico» di Pugno si sposa perfettamente con la vocalità calda e graffiante di Raffo Barbi – «mi incuriosiva innanzitutto la sua emotività profonda – racconta Pugno – nascosta dal quel modo di porsi serio, scuro e silenzioso. La prima volta che cantò Help Me Through The Day, di Leon Russell, sono saltato. Ho sentito in Raffo del sale, del fango e del rispetto; il sale della passione, il fango del vita e il rispetto per l'ascolto».
Franz Piombino è l'altro senior della band (Torinese classe 1968) e fa parte, ormai da anni della storia, musicale di Pugno. Tornato in Italia dopo aver vissuto, come musicista professionista, per circa vent’anni a Londra, collaborando, in qualità di «groover», con decine di artisti internazionali è ora il bassista eclettico dei Sacromud nonché di altre produzioni Labilia di cui ne è una delle colonne portanti.
Ai due seniors e a Raffo, si sono affiancati, sposando la mission, altri due musicisti provenienti da esperienze musicali diverse e affacciatisi poi al mondo del Blues e del Soul: Alex Fiorucci all'organo, pianoforte e sintetizzatori e Riccardo Fiorucci alla batteria.
«Resized», l'album uscito nel 2021, è il ponte tra il vecchio e il nuovo, un riadattare il vestito, da bravi sarti, alle proprie taglie. Otto covers e tre originali composti ed incisi proprio per questo album.
«Resized» è altresì la zattera che ha traghettato definitivamente la band verso SACROMUD e «Sacromud», l'album del 2022 completamente composto da Maurizio Pugno e Raffo Barbi, è un album totalmente dentro a questa suggestione.
Nel 2023 i Sacromud vengono alresì premiati come “Miglior Album Italiano” e come “Miglior Band Rock” all'interno della manifestazione “Rock Targato Italia” organizzata da Radio ADMR di Chiari con la collaborazione delle riviste specializzate Mescalina e Buscadero.
Il 9 Luglio dello stesso anno, all'interno del Rovigo Delta Blues i Sacromud, rompendo il velo della retorica di nicchia che avvolge ogni genere musicale (blues incluso), vincono la finale del Blues Challenge Italiano e volano a Memphis per rappresentare l'Italia all' INTERNATIONAL BLUES CHALLENGE!
La band, con una troupe video al seguito, ha così dilatato la sua permanenza nel delta del Mississippi nel tentativo di generare, tra le altre cose, un docufilm intitolato «Gubbio To Memphis» all'interno di una visione nuova per quello che concerne il ritrovare un filo conduttore tra «ciò che siamo e ciò che abbiamo amato».
Oltre al docufilm, l'operazione ha generato la pubblicazione di due album, entrambi figli di questa produzione che possiamo definire come la «trilogia di un viaggio».
Il primo, pubblicato il 30 dicembre del 2024, è il doppio Live intitolato “«Gubbio to Memphis – Live At Opera House; The Overground Suite».
Il secondo, «The Sun Experience» è il frutto della sessione di registrazione, completamente analogiche, effettuate presso il mitico studio della SUN RECORDS a Memphis.
Saranno i Sacromud come non sono ma stati prima, essenziali ma arricchiti dai Cape Horns, una sezioni fiati arrangiata da Pugno per l'occasione; un sound che li proietterà dalla Sam Philips Avenue a pochi isolati dal li, alla East McLemore Avenue, verso la STAX e «Soulville».
Un cerchio che si apre e si chiude di continuo avendo fame di aria fresca sia per respirare che per contaminare ma soprattutto per attraversare le emotività di tutti.
Cinque musicisti, cinque modi di vedere e sentire la musica, ma tutti proiettati al raggiungimento di una performance live pensata come un vero e proprio unico movimento musicale di oltre un'ora e mezza!
Si prende fiato all'inizio e si espira tutto fuori, lentamente!